Tutti chiamati alla santità
La chiamata di Dio non è solo per chi ha ricevuto la vocazione sacerdotale o religiosa.
Tutti i battezzati sono chiamati alla santità, all’apostolato e all’evangelizzazione, ciascuno secondo il proprio stato.
Il Signore ha una vocazione e una missione per ognuno di noi, così come siamo stati messi al mondo, con il nostro modo d’essere,
la nostra personalità, il nostro lavoro e stato di vita. Tutti siamo chiamati, perché da sempre amati dal Signore.
Le vocazioni sono diverse: alcuni escono da casa per seguire una chiamata, altri rimangono per aiutare i genitori e
servire nella parrocchia e nella comunità locale. Non ha importanza: quello che si deve capire è che dobbiamo realizzare bene
il compito che il Signore ci ha affidato. Non possiamo negare la nostra chiamata a causa della sofferenza o della paura di dover
lasciare qualcosa meno importante. Non esiste vocazione senza croce e non esiste amore senza rinuncia. Quelli che si sposano devono
sceglierne una persona tra tante e non devono vivere da monaci, ma occuparsi veramente del loro matrimonio, con le gioie e le difficoltà che gli sono proprie.
Credo che il segreto della felicità sia accogliere la nostra vocazione alla vita e all’amore con larghezza di cuore, e condividerla con gli altri.
Siamo stati creati per realizzare la volontà di Dio e per ritornare da Lui un giorno con le mani piene dei doni che Lui stessa ci ha regalato,
e che nella vita abbiamo moltiplicato con il nostro lavoro e il nostro contributo in questo mondo.
Vi auguro una buona giornata, nella realizzazione del piano di Dio su di voi.
Il tuo fratello
Mons. Jonas Abib