Onesto Cittadino e Buon Cristiano

    Onesto Cittadino e Buon Cristiano

    Don Bosco si prodigò per una formazione integrale dei suoi ragazzi. Il noto binomio – onesto cittadino e buon cristiano –esige di essere reinterpretato e attualizzato.

    A richiederlo sono la realtà ecclesiale – rinnovata dopo il Concilio Vaticano II – e la società, ampliata e diversificata con le conquiste del XX secolo e la globalizzazione.

    Una reinterpretazione che, arricchita dal contributo di molteplici approcci, possa aiutare la riflessione e l’esperienza educativa dei singoli e delle comunità locali.

    La chiesa, che lo stato moderno ha tentato di relegare in sacrestia, oggi sta trovando nel volontariato, nel settore del no-profit, nelle iniziative delle parrocchie e associazioni nuove forme di carità e servizio sociale.

    La politica del Padre Nostro di Don Bosco va confermata e aggiornata non con un attivismo ideologico, ma con una formazione che aiuti maturare nei giovani una sensibilità sociale e politica. Un’educazione che li aiuti ad impegnare se stessi per il bene della comunità sociale scegliendo per la propria vita gli inalienabili valori umani e cristiani.

    L’educatore deve agire anche attraverso gli strumenti politici perché sia presa in considerazione in tutti gli ambiti sociali dove, spesso, si privilegiano i criteri di mercato.

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