Nel secondi giorno delle XXXI Giornate della Famiglia Salesiana

    Nel secondi giorno delle XXXI Giornate della Famiglia Salesiana

    Nel secondi giorno delle XXXI Giornate della Famiglia Salesiana è stato proposto un tavolo rotondo in cui ci sono state quattro speaker:

    David Viagulasamy: La caratteristica dei giovani d’oggi come al tempo di Don Bosco: la mancanza di fiducia verso gli adulti, l’ansia per l’avvenire e le difficoltà nel processo di socializzazione. ha sottolineato tre valori della pedagogia salesiana:
    la fiducia: senza fiducia non c’è educazione. Una educazione basata sulla fiducia p un’educazione fondata sulla ragione.
    la speranza: il tempo ci darà gli strumenti necessari e la capacità di realizzare i sogni per diventare adulti responsabili del mondo di domani.
    l’alleanza: questa pedagogia non è per il giovane ma con il giovane. Il giovane non è solo un destinatario, ma piuttosto un partner.

     

    Magdi Cristiano Allam: L’esperienza educativa e esistenziale salesiana ha radicato in me innazitutto una concezione etica della vita, che mette al centro la la persona depositaria di un valore intrinseco, che non può ridursi a strumento o essere subordinata a considerazioni ideologiche o materiali. Ho toccatocon mano la bontà, la bellezza e il fascino dell’autentico testimone cristiano che coniuga in modo indissolubile la verità che professa, i valori in cui crede e le opere buone che compie, diventando pertanto “autorità morale” credibile e autorevole.

    Carola Carazzone: Apprezzando gli sforzi dell’ultimo ventennio, finora troppe poche risorse sono state investite nella prevenzione, nell’educazione ai diritti umani, formale, non formale, informale. C’è dunque un dato meramente quantitativo da sottolineare, ma non basta: ci interessa la qualità, in quale educazione ai diritti umani. Un’educazione che non andasse al di là della descrizione delle situazioni di ingiustizia mondiale e di violazione dei diritti umani, sarebbe inevitabilmente complice di questa ingiustizia.
    su questi fondamenti, essa comprende almeno tre dimensioni: una dimensione cognitivi, affettiva, volitiva comportamentale attiva. è il clima umano, lo spirito, l’ambiente che si respira nell’opera salesiana e che costituisce una degli elementi essenziali del Sistema Preventivo di Don Bosco .

    A. D’Avenia: la vocazione è qualcosa che viene prima della nascita della persona, gli educatore deve soltanto far venire fuori quello che c’è già all’interno di ogni ragazzo.

    Nel pomeriggio tutti si sono spostati al Tempio Don Bosco a Cinecittà. Lì sei esperienze pratiche di pedagogia salesiana venute dalla Slovenia, Ungheria, Portogallo, Germania e Italia hanno offreto la loro testimonianza con danza, circo, ballo, recita, musica e tanto altro.


    E poi un Buonanotte di Don Pascual pieno di spontaneità e passione.

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