Dobbiamo credere nella potenza dello Spirito Santo!
Messaggio di Mons. Jonas Abib
Il desiderio dello Spirito Santo è di rendere il nostro cuore simile a quello di Gesù: mite, umile, sereno, che loda il Padre, che ha il dono di amare, che sa perdonare e un cuore che sappia che Gesù ha dato la sua vita per salvarci. A differenza di quel altro cuore, di pietra, ferito, freddo, senza vita, che non sa amare, perdonare, condividere. Egli non desisterà fino a quando non cambierà i nostri cuori.
Ciò che non può mancare è la nostra corrispondenza. Il seme ha in sé tutto il potere, perfino ad essere un grande cedro, ma perché questo accada, occorre che ci sia un terreno che contenga le radici, che gli dà la linfa. Lo Spirito Santo non fa questo senza una terra, senza un terreno. Questa terra, questo terreno siamo noi.
Il seme rimane nel terreno. Il buon contadino si alza, dorme, passano i giorni, le settimane, i mesi, e lui rimane pazientemente in attesa della nascita di quel frutto. Non vede che cosa succede dentro la terra, ma sa che può fidarsi (cfr Mc 4,26). Il contadino inesperto è colui che comincia a lavorare il terreno, diffidente, per vedere se il seme sta germogliando o no… e finisce per rovinare tutto.
Dio si fida del seme che ha piantato in noi. Anche noi possiamo e dobbiamo avere fiducia. Una volta seminato, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese: il seme germina, mette radici, crescono le foglie, i grappoli, i frutti dove gli uccelli nidificano. Cosi non solo mangerà il proprietario di quei frutti , ma anche gli uccelli mangeranno i frutti e si annideranno. Occorre credere nella potenza dello Spirito Santo. Credere nella buona terra che sei tu. C’è un cuore risorto che batte in te!
Dio vi benedica!
Monsignor Jonas Abib
Fondatore della Comunità Canto Nuovo
(Tratto del libro “Lo Spirito soffia dove vuole” di Mons. Jonas Abib)