Come procedere quando siamo disanimati e come rimanere fedele?
Tante volte, siamo noi stessi i responsabili dei nostri fallimenti della vita. Siamo infedeli, incostanti, negligenti davanti al peccato. Non mettiamo Dio al primo posto ma le preoccupazioni, gli affari, le persone e le cose. Così viviamo frammentati, con un cuore debole e lontani dal progetto di Dio per noi. Facciamo attenzione che nulla vada perso. Che fare? Riconoscere la nostra debolezza, il nostro peccato e ricominciare.
Il santo non è quello che non pecca ma quello che si alza dopo essere caduto. L’atto più perfetto d’amore a Dio è conformare la nostra volontà alla Sua Santa Volontà, come ha fatto Gesù nel momento cruciale della sua vita nel Getsemani: “Padre sia fatta la tua volontà”. Occorre in questo momento resistere nella pratica del bene, seguire le orme di Cristo, non perdersi d’animo al passaggio del supplizio della croce.