Questo è l’obiettivo: cambiare il cuore!

    Per avere pace in se stesso c’è il bisogno di cambiare il cuore

    Dio non è contento di coloro che cercano di ingannarlo presentando un’immagine di santità. Dio non è ingannato! Gli uomini vedono le apparenze; Dio vede il cuore. Vuole darci un cuore nuovo e un nuovo Spirito, vuole farci diventare discepoli secondo il suo cuore. Il seme è nei sentimenti e Gesù vuole raggiungerlo. Vuole andare nel suo cuore e cauterizzare la causa: rabbia, invidia, ambizione, rancore. E va oltre, vuole darci un cuore simile al di Lui: un cuore mite, umile, gentile, paziente e amorevole. Questo è l’obiettivo: cambiare il cuore!

    Questo non dipende solo dal nostro sforzo, ma dalla grazia di Dio, che vuole darci un nuovo cuore. Quello che facciamo è accettare e collaborare. È una mentalità contraria alla mentalità del mondo in cui siamo stati educati. Ci hanno insegnato a pagare il male con il male; l’insulto con l’insulto; il reato con il reato. Il Signore vuole cambiare tutto questo.

    La tentazione ci aveva convinto che questo tipo di santità non esisteva: era un’utopia, un’illusione e non dovevamo essere abbastanza presuntuoso da volerlo conquistare. Ma la grande realtà è che il Signore vuole che arriviamo là, per andare oltre. Egli ci vuole sulla via della santità. È un ordine e un’affermazione; è lo scopo di Gesù per noi. Non saremo in grado di farlo a meno che non vogliamo, se non cooperiamo. È come l’artista che prende l’argilla e con essa fa cose meravigliose: un piatto, un vaso, una statua. Dio è l’artista per eccellenza.

    Vuole ottenere la creta che siamo. Non è l’argilla che racconterà ciò che ne sarà, ma l’artista. Non possiamo dire al Signore: “Non posso, non posso!”. Non siamo noi a decidere, chi decide cosa fare con l’argilla è l’artista. La nostra parte è di lasciarci lavorare per il Signore. Ha deciso che saremo perfetti. Vuole portarci oltre i nostri confini: da parte mia, la tua parte è farti lavorare. Datti oggi come argilla nelle mani del vasaio.

    Il tuo Fratello

    Monsignor Jonas Abib.

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    Quando ho ricevuto il battesimo nello Spirito Santo, tutto quello che era dentro di me – il sacramento del battesimo, della cresima,

    dell’ordinazione sacerdotale, doni e talenti – fu messi in pratica nell’esercizio del mio ministero. È stata una meraviglia!

    Tutto quello che sono, che faccio in Canção Nova, e tutto quello che Canção Nova fa, è opera della grazia ricevuta il 2 novembre del 1971.
    Può darsi che nella tua vita all’interno regni il caos, tanto che tu non riesca a capirci nulla. Ma sappi che sopra questo caos aleggia lo Spirito Santo.

    L’effusione dello Spirito vuole giustamente liberarti e guarirti, perché tu possa essere una persona nuova, piena di Spirito Santo,

    capace di portare questa luce anche agli altri.
    Chiedi al Signore la grazia dell’effusione dello Spirito Santo. Non fermarti davanti ai problemi, ma sii il primo ad intercedere,

    pregare e supplicare che venga la forza dall’Alto, il Paracleto e Consolatore. E che questa grazia possa arrivare non solo a te, ma a tutti quelli che vivono con te.
    Chiediamo insieme: Vieni, Spirito Santo! Dammi la grazia di essere rinnovato. Trasforma nel fuoco del Tuo amore me e tutti i miei famigliari e amici.

    Vieni, Spirito Santo, a rinnovare la faccia della terra. Che io possa vedere prodigi, segni e miracoli nel nome di Gesù. Vieni, acqua viva d’amore.

    Amen.

     

     

     

     

    Con Maria La vittoria è certa!

    Per poter avere la vittoria, noi abbiamo bisogno di stare dalla parte della Madonna.

    La nostra generazione è terribilmente colpita dal nemico di Dio. Il demonio, sapendo che gli resta poco tempo, attacca tutta la nostra generazione. Per questo motivo è in atto la battaglia tra la Donna e il drago.

    Parlare, nei tempi che corrono, della devozione alla Madonna, non è parlare di qualsiasi “devozione”, no! Si tratta di una questione di guerra, lo stesso Dio ha costituito il suo esercito. Lui stesso a consegnato il comando ad una Donna: La Vergine Maria. Quella donna che è vestita di sole. Ha una corona di dodici stelle, e ha la luna sotto i suoi piedi. Lei è la madre di Dio, e la madre del nostro Signore Gesù Cristo. Lei è Colei che ci ha portato il Salvatore. La Santissima Vergine è povera semplice, umile. Ma è lei che sta al comando di questo esercito.

    Dall’tra parte, c’è il dragone che fu ben descritto in apocalisse 12: la primitiva serpente, il demonio, satana. Colui che vuole corrompere tutto. Che vuole far diventare tutto senza la Grazia.

    Non è per niente che oggi si solleva con forza totalmente nuova, la devozione alla Madonna! Devozione che persino è diventato questione di guerra. Dio vuole allineare, dietro a lei, tutti i suoi figli: coloro che hanno bisogno di vincere la battaglia contro il drago ed il suo esercito. Per te essere vincitore in questa lotta che stai combattendo sia nella spiritualità, sia nella sessualità o nell’affettività ed in tutte le aree della tua vita-, tu hai bisogno della Vergine madre. Lei è la vincitrice che va davanti a te! Nessuno di noi da soli riuscirà a vincere!

    Abbi la certezza che tu esperimenterai la vittoria, fin quando il maligno sarà precipitato nuovamente nell’abisso. Finalmente il cuore immacolato di Maria trionferà. Si! Abbi la certezza della sua vittoria! E’ la tua vittoria! Parla cosi: “io sono vittorioso con Maria! La vittoria della madre santissima madre di Dio è la mia vittoria! Io vedrò la vittoria di Dio Amen”

    Il tuo fratello,

    Mons. Jonas abib

     

    Matrimonio: affettività o responsabilità?

    L’attesa di un’umanità nuova

    Tenendo come base la Parola di Dio, essa non prevede catastrofi e disgrazie, non provoca panico nelle persone, però,

    sempre ha richiamato l’attenzione verso la conversione, verso la trasformazione, per il cambiamento di vita. Questo è vero.

    La conversione non è questione dell’ultima ora, quando gli avvenimenti enunciati hanno cominciato a concretizzarsi. Si tratta di qualcosa per l’oggi

    e bisogna che avvenga ogni giorno. Io ho bisogno di alzarmi ogni mattina disposto a convertirmi, e la notte devo chiedere perdono dei miei peccati

    desiderando di essere migliore il giorno dopo.

    Al Signore non piace escludere coloro che desiderano arrabattarsi nella sporcizia, insistendo di vivere nel peccato, al Signore ma se loro continueranno

    in questo modo di vivere non ci saranno vie di uscita. Non  che al Signore piace castigare. Non ha mai avuto questo piacere! Il Signore è Padre.

    Tuttavia, se non ho la prospettiva del mondo che verrà, della parusia, di una terra nuova, io mai sarò mosso alla conversione. Voglio rimanere

    “nella mia situazione”, senza interessarmi di nulla! Per avere realmente l’atteggiamento che Dio desidera da me,  devo avere un continuo

    desiderio di pentimento, di continua conversione, ho bisogno di qualche cosa che mi muova, che mi stimoli, mi spinga, e Dio ha già provveduto: è la prospettiva di un mondo nuovo, di una nuova umanità.

    Dio ti benedica,
    Tuo fratello, P. Jonas Abib

     

     

    La speranza nasce della fede

    Abbiamo bisogno di essere riempiti con le verità di fede

    Il Regno di Dio è vicino. Quindi alza la testa, rassicurati, perché il nostro rilascio sta arrivando.

    La speranza nasce dalla certezza della fede, e questa è la grande certezza dei combattenti del Signore: il Signore verrà e la sua venuta è vicina. È questa certezza e la speranza che dobbiamo condurre a molti: quando arriverà il nuovo mondo, saremo liberi dalle conseguenze che il peccato ha causato: morte, malattia, fame, miseria, ingiustizia, guerre, dolore, l’angoscia, e poi saremo liberi da ogni male. Attraverseremo molte difficoltà e tribolazioni fino a quel giorno, ma vedremo un nuovo mondo, dove la giustizia e la pace si abbracceranno; e l’amore e la gioia regneranno, la speranza nasce dalla certezza della fede. Pertanto, noi cristiani abbiamo bisogno di essere riempiti con le verità di fede.

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    Dio compierà miracoli con ciò che hai!

    Dio compierà miracoli con ciò che hai!

    Quando abbiamo il coraggio di guardare dentro di noi e percepire la nostra verità, la luce di Dio entra e la soluzione appare. La prima condizione perché il Signore porti la prosperità alla nostra vita e la soluzione ai nostri problemi e tribolazioni è l’apertura del cuore. É lasciare che lo Spirito Santo ci mostri la nostra realtà interiore: la nostra verità. Anche se è in disordine, ci sono dipendenze, peccati, ma nulla può stare in segreto. Perché il Signore compia miracoli in noi, dobbiamo essere completamente trasparenti in tutti e per tutti.
    La Divina Provvidenza viene in nostro aiuto quando:
    Primo: mettiamo la nostra verità davanti a Dio e non mentiamo né a Lui né a noi stessi.
    Secondo: Siamo consapevoli che abbiamo cose superflue.
    Terzo: Mettiamo il superfluo a disposizione del Signore perché Lui possa fare miracoli.

    Noi che siamo in debiti abbiamo bisogno di guardare dentro casa e vedere dove sta il superfluo. Come spendere i soldi in modo di avere il necessario e anche aiutare gli altri? Usa quello che il Creatore ti dà, uno stipendio è tutto quello che hai? È con il tuo stipendio compierà il miracolo, ma non senza che tu combatta!
    Nel Vangelo vediamo Gesù che dà il miglior vino per le nozze di Cana, ma fu necessaria la materia prima: 600 litri di acqua. Senza l’acqua non ci sarebbe il vino. Cristo ha alimentato una folla, ma non senza la materia prima: cinque pani e due pesci.
    Qual è la tua materia prima perché Dio compia i miracoli? Forse hai solo il tuo stipendio. È dal tuo stipendio che il Signore userà per darti tutto il necessario. Anche se il tuo stipendio è troppo basso, è quello ciò che il Padre utilizzerà.

    Forse non hai neppure un salario … Che cosa hai? Un orto? Alcuni polli? Un albero da frutto? Un gioiello? Questo è ciò che l’Altissimo utilizzerà come materia prima per darti tutto il necessario.
    Ricordo di una coppia della Comunità Canto Nuovo che, in un momento difficile, ha presso i suoi vestiti e li ha venduti in un bazar di abbigliamenti usati, per comprare il cibo nel mercatino. Mai aveva acquistato così tanto quanto quel giorno. Verdure e legumi in tale quantità che senza quel denaro non avrebbe mai potuto comprare. È stata la mano di Dio che ha moltiplicato usando la materia prima che lui ha offerto.

    Forse tu hai delle cose superflue. Tu non hai idea di ciò che il Signore può fare con il tuo superfluo quando tu lo metti a disposizione di Lui, affinché lui compia il miracolo.
    Esperimenta. Sii generoso. Dio non si lascia vincere in generosità!

    (Tratto del libro “Considerate come crescono i Liri” di Mons. Jonas Abib).

     

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    CATEGORY : Mons. Jonas Abib

    Quaresima: tempo di conversione e intimità con il Signore

    Nella quaresima Dio ci chiama alla conversione e alla intimità

    Oggi la Chiesa ci offre un tempo privilegiato per prepararci: la Quaresima. Siamo invitati a percorrere una strada verso la conoscenza più profonda della persona di Gesù. In questo periodo quaresimale, abbiamo l’opportunità di arrivare ad un’ulteriore intimità con il Signore. Dico ulteriore, perché ogni anno la Chiesa non ci propone un esercizio spirituale ripetitivo, che ci permetta dire: “Ancora una volta in Quaresima!”, come se ogni anno la proposta fosse vivere come gli anni precedenti. Direi di no!
    Quest’anno abbiamo una nuova occasione di conoscere ancora di più la persona di Gesù Cristo e così sforzarci in modo deciso di corrispondere al Suo infinito Amore per ognuno di noi. Amore di croce, di consegna al Padre e di infinita solidarietà con l’essere umano, peccatore e povero. L’obiettivo più importante di questo periodo quaresimale è che possiamo raggiungere soltanto una vita più santa.
    Dunque, invito ognuno di voi, fratelli e sorelle, anche compagni missionari, ad un sforzo per non essere declassificati in questo cammino verso la santità. Facciamo bene il nostro cammino cominciando con la Quaresima: il nostro percorso è la stessa vita di Gesù Cristo, e la nostra meta finale è il cielo.
    Dio ti benedica!
    Tuo fratello, Mons. Jonas Abib – Fondatore della Comunità Cançao Nova

     

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    Cos’è l’esame di coscienza?

    Gocce di Vita – La volontà del Signore è che ci prendiamo cura l’uno dell’altro

    07

    Gesù parla più volte dei piccoli. Questo non vuol dire che parli solo di bambini, adolescenti o giovani.

    No, si riferisce a milioni di persone bisognose, che non hanno da mangiare, cosa indossare, che sono malati, che hanno torto, che non hanno lavoro, ecc. Questi sono i piccoli di Gesù, quelli che Lui ama in modo speciale. E qualunque cosa tu faccia o non faccia per questi piccoli, Gesù lo considera come fatto a se stesso.

    Abbiamo molti piccoli nei nostri tempi. Molti bisognosi intorno a noi. Quindi, più che mai, siamo chiamati a vivere concretamente l’amore per loro: Gesù ci dice di dare da mangiare a coloro che hanno fame, di dare da bere agli assetati, di dare da vestire a quelli che ne hanno bisogno, di aiutare chi è malato, di visitare i carcerati, di dare rifugio al pellegrino e, persino, di dargli il benvenuto a casa nostra, se necessario. Questo è ciò a cui si riferisce Gesù quando parla dei piccoli: molti di noi hanno ricevuto la grazia di un rinnovamento spirituale. Abbiamo fatto una un’esperienza viva della preghiera, della Parola di Dio, della predicazione del Vangelo.

    Tuttavia, non possiamo vivere “nascondendoci” dietro questa o quella spiritualità e non fare nulla di concreto in ciò che è la volontà di Dio. Ed è volontà del Signore che ci prendiamo cura dei poveri, dei bisognosi, degli ammalati e degli oppressi, che sono i suoi piccoli. Devi prenderti cura di loro in un modo speciale e concreto; naturalmente puoi pregare per loro. Ma devi anche dare loro pane, vestiti, casa. Devi portare loro ciò di cui hanno bisogno. Devi dare te stesso. Se hai il pane, dallo ai bisognosi; se hai vestiti, fai lo stesso: condividili con loro, e così via. Questo è amare il tuo prossimo come te stesso. Questo è il modo di vivere concretamente la carità.

     

    Dio ti benedica!

    – Mons. Jonas Abib –
    Fondatore della Comunità Canção Nova

     

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    :: Salmo 130 – Tienimi vicino a te, Signore, nella pace.
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    :: Verso l’alto – Pier Giorgio Frassati

     

     

    Gocce di Vita – Dio vuole famiglie sante

    La Parola di Dio ci dice che il Regno di Dio è vicino.

    Avremo nuovi cieli e una nuova terra, e quindi anche una nuova umanità e un nuovo mondo.
    Ora non è il tempo della paura, ma della lotta! Combattiamo per essere “con tutta la nostra famiglia” dove il Signore ci attende in nuovi cieli e in una nuova terra: Dio vuole che le nostre famiglie, seguendo le strade della Sacra Famiglia, partecipino alla meravigliosa famiglia di Dio.
    Pregate Dio Padre che conceda l’unzione dello Spirito Santo, il dono della fortezza e della vittoria su tutti gli ostacoli che possono impedire il suo arrivo in questa nuova vita.

    Dio ti benedica!

    – Mons. Jonas Abib –
    Fondatore della Comunità Canção Nova