Fabbrica di Schindler – Un’esperienza piena di speranza.

    Nonostante il dolore e sofferenza ritratta in questo luogo, la memoria è carica di speranza.

    Speranza di cui la solidarietà, la carità e l’amore sono sempre capaci di trovare spazio nel cuore umano.

    Venti anni fa, il cineasta Steven Spielberg ha commosso miliardi di persone con il suo film “La lista di Schindler”.
    Il film ritrai la realtà terrificante dell’occupazione nazista della Polonia e gli atti eroici di Oscar Schindler nella ricerca di salvaguardare la vita di centinaia di giudei.

    Il comune della città ha trasformato l’antica fabbrica in un museo dov’è narrata la storia di quel che è successo a Cracovia nella Seconda Guerra Mondiale.

     

     

    Auschwitz: un vero messaggio di speranza!

    Com’è possibile che qualcuno possa sopravvivere in un luogo così? Perdere tutto! Perdere tutti!

    Dopo tanti anni camminare su queste vie, toccare queste mure e sentire l’odore mi fa pensare cosa l’uomo è capace di fare! Cosa si è vissuta qui!

    Questo è stato l’ultimo luogo di tanti padri, madri, figli, mariti e mogli… Allo stesse tempo mi domando com’è possibile che in mezzo a tanta sofferenza, dolore, perdita e disperazione, questo luogo sia stato anche un’officina che ha travagliato il cuore di tanti uomini e donne della nostra Chiesa.

    Ricordiamo San Massimiliano Kolbe che ha offerto la sua vita per salvare un padre condannato a morte.

    Penso ad Edith Stein: qui fu la sua ultima dimora. Questa donna forte si è convertita dall’ebraismo al cattolicesimo ed è diventata santa. Solamente chi ha un “perché” affronta il “come”. Una volta le è stata offerta l’opportunità di scappare da questo luogo, però lei non l’ha accettata e non ha neanche voluto essere trattata diversamente dagli altri. Non poteva trarre nessun vantaggio dall’essere battezzata e così non partecipare al destino che riguardava a tutti.

    Edith Stein diceva: “La morte per chi è membro di Cristo ha la sua forza redentrice.

    Quando quel che viviamo è buono, dobbiamo approfittarne! Quando non c’è favorevole dobbiamo trasformarlo! E quando non si può farlo, dobbiamo cambiare noi stessi!

    L’essere umano non è completamente condizionato e definito! È lui che definisce se stesso! Sia cedendo alle circostanze, sia rialzandosi da esse!

    L’essere umano è essenzialmente dotato di libero arbitrio. Non esiste semplicemente, ma sempre decide come sarà la sua esistenza e quel che diventerà!

    Ma che cosa è l’essere umano? Pensare che l’uomo ha fatto questo! L’uomo che ha creato le camere a gas! Ma è anche quell’essere che è entrato lì in piedi con la preghiera sulle labbra.

    In questo luogo ripenso alle mie sofferenze e trovo qui la speranza!

     

     

    La Polonia aspetta la gioventù di tutto il mondo

    Nel cuore della città di Cracovia, Danusa Rego missionaria della Comunità Cançao Nova intervista il sacerdote Polaco P. Adam Konds – Diocesi Opole – Polonia.  Lui ci parla del grande evento che sta per cominciare nella terra di Giovanni Paolo II.

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    Cosa ho vissuto alle GMG?

    Cécile de Royer parla delle sue esperienze nelle GMG di Parigi e Roma. Per lei l’invito che il Papa fa è una sfida per assumere il cristianesimo e diventare un vero seguace di Cristo.

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    Ho incontrato il Papa nella GMG!

    Magda da Laage, volontaria del Centro Giovanile San Lorenzo condivide sua esperienza nelle Giornate Mondiale della Gioventù e del significato della GMG 2016 nel suo apostolato assieme ai giovani di tutto il mondo.

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    Cosa ho visto alla GMG?

    Alexey Gotovskiy, studente russo di comunicazione, condivide un po’ della sua esperienza nella GMG Rio 2013 e cosa aspetta della GMG Cracovia 2016.

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