Beato Bartoldo Longo
Inviato poi a Napoli per studiarvi Diritto, nel quale si laureò, vi perdette la fede e si irretì nelle oscure pratiche dello spiritismo. Ma i richiami della coscienza e il saggio consiglio di un vero amico, lo condussero ai piedi del Padre Radente, dotto e santo Domenicano, che rianimò in quell’anima lo slanciò per le vie dell’eroismo cristiano, animando in lui la propagazione della devozione al S. Rosario, da cui poi è sbocciato il santuario di Pompei. Fu ancora Padre Radente che lo aggregò al Terz’Ordine di San Domenico, di cui il Longo visse tutto lo spirito. Unitosi in matrimonio ad un’altra anima eletta, la Contessa De Fusco, per cinquant’anni vissero insieme in angelica unione di anima, solo consacrati ad un santo ideale. Sostenuto dal miracoloso intervento di Maria, e da un ardentissima fede, nel 1876 Longo poté far sorgere Pompei, la città del miracolo, con le grandiose opere di beneficenza alimentate dai prodigi della Vergine. Fino all’ultimo egli scrisse, pregò, lavorò instancabile per la sua dolce Regina e Signora.